Un tempo, tra settembre e ottobre, durante il periodo della vendemmia, non c’era cucina della Pianura Padana in cui non ribollisse del mosto, per la preparazione dei sughi d’uva. Questi miscugli di farina e di mosto, realizzati con ingredienti poveri, spesso erano l’unico piacere dolce per i palati dei bambini. Qui a Parma li chiamiamo semplicemente sughi, ma in altre zone, come ad esempio in Lombardia e Veneto, sono noti con il nome di sùgoli. In pratica non sono altro che dei budini economici, dal sapore molto antico. Per me sono sicuramente un ricordo legato all’infanzia, ma anche qualcosa di ancora vivo e ricco di significato, che mi ricorda quanto sono importanti le tradizioni e i rituali legati alle stagioni, e che è esistito, e può esistere ancora, un modo di vivere dell’uomo in armonia con la natura. Mia nonna faceva i sughi d’uva quando ero piccola e li prepara ancora oggi. Questa ricetta è un modo per non dimenticare di portare avanti questa tradizione di famiglia.
Sugo d’uva
Ingredienti
- 1 L o 5 bicchieri di mosto di uva dolce nera (solitamente si usa l’uva nera ma nulla vieta di usare anche quella bianca!)
- 5 cucchiai di farina di grano tenero tipo 0
Istruzioni
- Versare il mosto d’uva in una casseruola in acciaio dal fondo pesante
- Aggiungere la farina poco alla volta, passandola prima al setaccio, e mescolare molto bene con una frusta per far amalgamare i due ingredienti (se fossero presenti dei grumi passare il tutto in un colino a maglie molto fini)
- Mettere la casseruola sul fuoco e portare a bollore, mescolare di continuo ed energicamente con una frusta, per evitare che il composto si attacchi sul fondo e continuare la cottura a fuoco basso per circa 10/15 minuti, fino ad aver ottenuto la giusta consistenza
- Spegnere il fuoco e versare il sugo in un’ unica terrina o in uno stampo da budino oppure in tanti stampini monoporzione (ideali quelli in silicone per muffins ) e lasciare raffreddare
- Servire in tavola a temperatura ambiente all’interno degli stampini oppure sformandoli su dei piatti (per togliere più facilmente i budini dagli stampini passare la lama di un coltello tra il composto e la parete del contenitore)
2 Comments
Donatella Ascari
Grazie li voglio proprio fare anche x mevsono ricordibdi famiglia.
Afrodita
La cucina ha il pregio di accompagnare molti dei ricordi legati alla famiglia. È il luogo degli affetti.