1Kgdi prugne zucchelle(peso già snocciolate non trattate o biologiche)
2mele Pink Lady
100gdi zucchero di canna
il succo di un limone
Istruzioni
Lavare e snocciolare le prugne, tagliandole a metà con un coltello
Mettere le prugne in una casseruola in acciaio con il fondo pesante
Aggiungere il succo di un limone
Aggiungere le mele pelate, private del torsolo e tagliate a pezzetti
Mettere la pentola sul fornello utilizzando una retina frangifiamma per distribuire il calore il modo uniforme e far cuocere a fuoco basso per circa 1 ora, mescolando di tanto in tanto
Assaggiare la confettura e aggiungere lo zucchero in modo graduale, in base ai propri gusti e alla dolcezza naturale della frutta (le dosi sono indicative), mescolare e proseguire la cottura per un'altra ora o fino a quando la confettura avrà raggiunto la giusta consistenza (per verificare la consistenza fare la prova del piattino, ossia versare un pò di confettura su un piatto e poi inclinarlo leggermente. Se la confettura scorre via significa che è ancora troppo liquida)
A cottura ultimata frullare i pezzi di frutta rimasti e le bucce con un mixer ad immersione
Versare la confettura ancora bollente nei vasetti precedentemente sterilizzati, riempiendoli fino ad un centimetro dal bordo, pulire i bordi dei vasetti con uno strofinaccio pulito nel caso si fossero sporcati, chiudere avvitando i tappi ben stretti e capovolgere i vasetti per effettuare il sottovuoto. Aspettare che i vasetti si siano raffreddati prima di rigirarli e verificare che si sia formato il sottovuoto premendo al centro del tappo: deve rimanere un avvallamento e non fare più clic-clac
A questo punto la confettura di prugne è pronta e può essere consumata subito, però sarebbe meglio lasciarla riposare almeno un mese affinchè acquisti maggiore sapore. Una volta aperto il vasetto di confettura deve essere conservato in frigorifero e consumato entro due settimane.
Note
Le confetture realizzate con poco zucchero non si conservano molto a lungo. Per sicurezza sarebbe meglio realizzarne pochi vasetti per volta e tenerle in frigorifero anziché a temperatura ambiente, soprattutto nei mesi caldi.