Ho preparato questa zuppa un paio di giorni fa, in una splendida mattina di sole, la prima dopo circa quaranta giorni di nebbia e di umidità, quell'umidità che ti bagna i capelli anche se non piove e che ti entra nelle ossa. Una di quelle giornate con il cielo così limpido e così turchino che, almeno dalle mie parti, si contano sulla punta delle dita nell'arco di un anno. La cosa meravigliosa è stata poter affacciarsi alle finestre di casa, e vedere da un lato i dolci crinali dell'Appennino parmense, e da quello opposto le vette imponenti delle Alpi, ricoperte di ghiaccio e neve...