Questa non è una semplice torta, è un ricordo vivo e potente, è un modo miracoloso ed essenziale per sentire, in qualche modo, che il filo non si è spezzato definitivamente, che lei c’è ancora, anche se in una forma diversa. Lei è nei miei geni, nella mia manualità, nel mio amore per la lettura, nel mio occhio attento allo stile e al senso estetico, nella mia passione per la cucina e per la cura del dettaglio. Non voglio parlare di come se n’è andata, perché nessuno dovrebbe andarsene così, da solo, senza avere una mano da stringere, senza un cuore che possa accogliere e custodire le sue ultime parole. Eppure succede, ed è successo in modo terribile durante questo anno di pandemia globale. L’unica cosa che, in piccola parte, riesce a ricucire questa ferita, è la sensazione che lei riviva nella mia cucina.
Dopo più di sei mesi dalla sua scomparsa improvvisa, ho rimesso piede nella sua casa, ed ho realizzato che non avrei più sentito la sua voce squillante. Tra tutte le cose che amava cucinare, la mia preferita era la Torta di amaretti. Non chiedetemi perché, è una di quelle cose che non si può spiegare, è così e basta. Dentro questa torta c’è il sapore di tutte le estati passate al mare con lei quando ero bambina, ci sono i bellissimi vestiti e maglioni che lei realizzava e ricamava con cura per me e mia sorella, ci sono tutti i Natali in cui ci ha stupito con i suoi pranzi ricercati, ci sono le sue telefonate per sapere come stavo e per salutare Sebastiano.
Questa torta ha il profumo della sua casa, ed ogni volta che la preparo è un pò come ritornare da lei, con lei. E’ un modo per tenere vivo un ricordo, per ripetere una storia, per farla rivivere ai miei figli. Nella cucina, nel cucinare, ho la magica sensazione di poterla sfiorare.
Dedico questa torta a tutti quelli che hanno vissuto l’inaccettabile situazione di perdere qualcuno, senza la possibilità di poterlo accompagnare o salutare. Spero che ognuna di queste persone abbia la propria torta, quel qualcosa che gli possa permettere di non spezzare il filo. E quando vi arriva un ricordo, una sensazione, un profumo, una voce, un sogno…fateci caso, perché significa che dall’altro capo del filo c’è qualcuno che vi parla.
Torta di amaretti
Ingredienti
- 300 g Fecola di patate
- 300 g Zucchero semolato o zucchero di canna
- 300 g Amaretti
- 300 g Burro ammorbidito
- 6 Uova
- 1 Bustina lievito
- q.b. Zucchero a velo
Istruzioni
- Montate il burro ammorbidito con lo zucchero.
- Aggiungete un tuorlo alla volta, continuando a montare con una frusta elettrica.
- Montate gli albumi ben fermi e poi uniteli al resto del composto in modo graduale, mescolando delicatamente dal basso verso l'alto per non smontarli.
- Infine aggiungete la fecola di patate, il lievito e gli amaretti tritati finemente, mescolando sempre delicatamente ed incorporando gli ingredienti poco alla volta.
- Versate il composto in una teglia da 28 cm foderata con carta da forno.
- Cuocete in forno statico preriscaldato a 175° per circa 50 minuti.
- Sfornate, lasciate raffreddare, togliete dalla teglia e cospargete con zucchero a velo.
4 Comments
Miguel
Squisita e unica come la nonna 🥰
Afrodita
❤❤❤
Raffaella Lommi
ricca e soffice, e dolcissima la dedica
Afrodita
Ciao Raffaella, si…una torta soffice e vintage, come piace a me!
Per la dedica…ci ho messo 6 mesi a trovare le parole