Sono i boccioli floreali di una pianta chiamata Eugenia caryophilata e non della pianta Garofano, della quale però ne ricordano la forma, oltre ad assomigliare anche a dei piccoli chiodi. Le zone principali di coltivazione sono Zanzibar, Madagascar e Indonesia. Diffusi in tutto l’Oriente, venivano utilizzati come ingrediente per i profumi e in medicina, nella Cina di 2.200 anni fà. Hanno un potere antiossidante tra i più elevati in assoluto e un profumo doce, forte e fiorito. In cucina vengono utilizzati sia per i piatti salati sia per quelli dolci: dolci di frutta, in particolare di mele, biscotti, creme, liquori, vini (il famoso vin brulè del nord Italia), selavvina, arrosti, brodi, formaggi stagionati, cipolle, carote, tè e infusi.