Ormai è quasi un anno che non faccio più parte della grande Community dell’MTChallenge, anche se una parte di me è lì che è restata. E non poteva essere diversamente, perché l’MTChallenge è come una grande famiglia, dove s’intrecciano ricette e storie di vita, dove nascono sintonie, legami e profonde amicizie. Dobbiamo riconoscerlo, il mondo virtuale del web qualcosa di positivo ce l’ha, ed è proprio la capacità di annullare le distanze, di superare oceani e montagne, diversità linguistiche, religiose e culturali, e di fare incontrare persone che, altrimenti, non avrebbero mai avuto modo di conoscersi. Quando Michael è entrato nel vortice dell’MTC è stato chiaro a tutti, fin da subito, che fosse una persona speciale, rara. Per tutti è diventato il Doc, il Dottore fuori dalle righe, con le sue lezioni di nutrizione e di vita, con quel suo fascino misterioso che non poteva lasciare indifferenti.
Michael ed io avevamo in comune la passione per il miele, ingrediente magico in cucina come nella storia dell’alimentazione. Avrò sempre un bellissimo ricordo delle nostre chat, a cavallo tra Parma e New Delhi, quando parlavamo di miele, ci scambiavamo pareri sull’alimentazione moderna, ed aspettavo con ansia che esprimesse il suo parere sui miei piatti. Lui trovava sempre le parole giuste. E non erano mai scontate. Un giorno, con una sola frase, è riuscito a farmi ritrovare la fiducia per credere nel mio sogno.
Anche se in ritardo, ho voluto unirmi al grande abbraccio della Community nei confronti delle sue amatissime donne, Micol ed Eleonora, nella certezza che il Doc non se n’è mai andato veramente, si è solo allontanato quel tanto che gli ha permesso di raggiungere la seconda stella a sinistra, per continuare a vivere le sue mille avventure. Mettersi tutti in cucina, impastare, intrecciare il pane dolce del Sabato, non uno qualunque, quello di Eleonora e Michael: non poteva esserci modo migliore di salutare il Doc. Perché questo non è un addio, ma solo un arrivederci.
Pane dolce dello Shabbat
Ingredienti
- 125 g farina 0
- 125 g farina Manitoba
- 62 ml acqua a 37°
- 62 ml olio d’oliva
- 50 g miele di acacia oppure zucchero
- 10 g lievito di birra fresco
- 5 g sale fino
- 1 uovo intero
- 1 tuorlo
- 60 g cranberry disidratati
- q.b. succo di arancia
- 30 g di gocce di cioccolato bianco
Istruzioni
- Sciogliete il lievito di birra nell’acqua insieme ad un cucchiaino di miele, lasciate riposare per circa 10/20 minuti fino a quando si forma un po’ di schiuma in superficie (significa che i lieviti si sono attivati).
- Setacciate le farine, versatele nella planetaria insieme al sale e al miele, aggiungete il lievito e cominciate ad impastare.
- Versate poi l’olio d’oliva e in ultimo l’uovo intero, continuando ad impastare fino a che venga incorporato. Quando l’impasto si stacca dalla ciotola lasciandola pulita smettete di impastare.
- Lasciate lievitare per almeno due ore, in inverno all’interno del forno con la luce accesa, fino al raddoppio del volume.
- Nel frattempo mettere in ammollo i cranberry nel succo di arancia
- Sgonfiate l’impasto e dividetelo in tre parti uguali. Formate tre salsicciotti e poi stendeteli su un piano infarinato ottenendo tre strisce lunghe 35 cm e larghe 15 cm. Cospargete le strisce con i cranberry scolati dal succo di arancia e con le gocce di cioccolato bianco.
- Chiudete le strisce nel senso della lunghezza e sigillate bene in modo che il ripieno non esca durante la cottura.
- Unite i tre salsicciotti da un lato e formate una treccia. Disponete su una teglia coperta di carta da forno, coprite con pellicola trasparente e lasciate lievitare altre due ore.
- Spennellate la superficie con il tuorlo sbattuto con un cucchiaio di acqua, cospargete con i semi di sesamo ed infornate in forno statico preriscaldato a 200°. Cuocete per circa 15/20 minuti fino a doratura.
2 Comments
Eleonora
Anche tu… e io pensavo che avevo finito di piangere davanti allo schermo…
Non so che parole ti abbia detto, ma sono sicura, anzi, più che sicura che gli sarebbe piaciuto saperlo che in qualche modo ti aveva dato una spinta verso i tuoi sogni. Io sono invece sempre più ammirata di sapere quanti cuori è riuscito a toccare e quanto bene ha sparso intorno a sé quest’uomo che ha avuto un così breve passaggio nelle nostre vite.
Grazie. Dal profondo del cuore.
Afrodita
Ho la certezza che l’amore immenso che aveva per voi continuerà a pulsare e a darvi tanta forza.
Ti abbraccio forte.