Risotto al Castelmagno, nocciole delle Langhe e miele di castagno.

La primavera è la mia stagione preferita. La natura si risveglia dopo i lunghi mesi invernali ed è tutta un’esplosione di colori, profumi, canti di uccellini e ronzii di api. Chi mi conosce, sa della mia passione per le api e per il miele, anzi per i mieli.L’Italia, infatti, è l’unico Paese al mondo a vantare oltre 60 diverse tipologie di mieli, ognuno dei quali trova la sua identità d’origine nelle tante e diverse fioriture regionali che costituiscono il patrimonio ambientale italiano, soprattutto nelle aree della nostra macchia mediterranea. Da questo vastissimo ed eterogeneo territorio, le api traggono la materia prima che darà origine alla tipicità dei singoli mieli: di montagna, di pianura, di spiaggia e di collina

Uso spesso il miele in cucina, facendo attenzione a scegliere quello più adatto al tipo di preparazione che ho in mente di realizzare, e a dosarlo nel modo giusto. Un cucchiaino di miele può essere il tocco magico per dare una marcia in più ad una ricetta, mentre un cucchiaio potrebbe rovinarla completamente, conferendo un sapore troppo piatto e dolciastro. Mi piace utilizzare il miele per marinare il salmone, insieme a succo di zenzero e salsa di soia, per spennellare gli arrosti, mescolandolo ad un trito di erbe aromatiche, per preparare alcune torte, sostituendolo a parte dello zucchero. Ma l’abbinamento che adoro alla follia, quello veramente esplosivo, al quale non riesco a resistere, è con i formaggi.

Il Castelmagno è un formaggio a pasta semidura, erborinata, prodotto principalmente con latte vaccino ottenuto da due mungiture consecutive, serale e mattutina. Alcuni documenti storici ne attestano la presenza nelle valli cuneesi già intorno all’anno mille.
Il sapore caratteristico del Castelmagno ricorda le piante aromatiche, è acido e sapido, persistente ed assume contorni forti e piccanti nelle forme più stagionate. E’ perfetto per essere degustato in purezza insieme al miele.

Oggi lo vedremo protagonista di una tipica ricetta piemontese, un risotto, insieme alla nocciola gentile delle Langhe e ad un filo di miele di castagno, che si distingue per le sue note aromatiche e legnose, ed il suo sapore dal retrogusto leggermente amarognolo.

Risotto al Castelmagno, nocciole delle Langhe e miele di castagno

Preparazione10 minuti
Cottura18 minuti
Tempo totale28 minuti
Portata: Primi
Cucina: Italiana
Porzioni: 4 persone
Chef: Afrodita

Ingredienti

  • 320 g Riso carnaroli
  • 200 g formaggio Castelmagno
  • 60 g nocciole gentili delle Langhe
  • q.b. brodo di carne leggero
  • 1 piccola cipolla dorata
  • q.b. olio extra vergine d’oliva
  • q.b. burro
  • q.b. miele di castagno
  • q.b. vino bianco
  • q.b. sale fino
  • q.b. pepe nero

Istruzioni

  • Tostate le nocciole, tagliatele grossolanamente con un coltello e tenete da parte.
  • Tagliate finemente la cipolla e fatela stufare in una casseruola dal fondo pesante con un pò di olio extra vergine di oliva e una noce di burro.
  • Quando la cipolla sarà trasparente aggiungete il riso, fatelo tostare e sfumate con un goccio di vino bianco.
  • Quando l’alcool sarà evaporato salate e coprite il riso con un paio di mestoli di brodo bollente. Mescolate e proseguite la cottura, aggiungendo gradualmente il brodo (aspettate che il bordo venga assorbito dal riso prima di aggiungerne altro).
  • A cottura quasi ultimata aggiungete il Castelmagno grattugiato, avendo cura di tenere da parte alcuni cubetti di formaggio. Mescolate, regolate di sale e pepe e ultimate la cottura.
  • Lasciate riposare il riso un paio di minuti, quindi mantecate con alcuni pezzetti di burro freddo.
  • Servite il riso nei piatti, cospargete con alcune nocciole tostate, con un filo di miele di castagno e con un cubetto di Castelmagno tritato grossolanamente.

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