La pasta frolla, già impiegata nel XVIII sec. per preparazioni salate (pasticci di carne e timballi di pasta), deriva dal perfezionamento della pate à foncer, già nota intorno all’anno mille. Questo impasto è uno dei più impiegati nella pasticceria moderna, soprattutto per crostate e biscotti, nonché per alcuni dolci della tradizioni, come la pastiera napoletana. Tutti gli ingredienti (farina, zuccheri, uova e sostanze grasse) contribuiscono a determinare il grado di friabilità dell’impasto. Nel caso della farina, generalmente di tipo 0 o 00, è fondamentale considerare la forza (W), che dipende dal contenuto di proteine. Per la pasta frolla si prediligono farine deboli (150-180 W), avendo cura di lavorare l’impasto velocemente. Diverse sono le sostanze grasse che possono essere usate (burro di cacao, strutto, olio d’oliva, olio di riso), ma la più impiegata resta il burro. La sua quantità determina il livello di friabilità, oltre a donare forte aromaticità e fondente al palato. La dose di burro da utilizzare è calcolata in percentuale rispetto al peso della farina, e deve essere compresa tra il 30% e il 70% nelle frolle comuni, tra il 50% e l’80% nelle frolle montate. Per la preparazione della pasta frolla è possibile impiegare tre procedure diverse: metodo classico, metodo sabbiato e metodo montato. Il primo ed il secondo metodo possono essere utilizzati indifferentemente per preparare diverse tipologie di frolle, tra le quali la frolla comune, la frolla per fondi, la frolla Milano e la frolla sablée.
Non esiste quindi una sola ricetta per la pasta frolla, ma innumerevoli varianti, con proporzioni diverse tra gli ingredienti e con procedimenti differenti, in base al risultato che si vuole ottenere. Questa è la ricetta di Luca Montersino, per una pasta frolla sablée realizzata con metodo classico, caratterizzata da una lavorazione molto semplice e da un risultato leggero e friabile, grazie alla presenza dello zucchero a velo. Inoltre, con l’aggiunta di soli tuorli, particolarmente ricchi di lipidi, questa frolla presenta un’alveolatura più piccola e fine e quindi una consistenza più friabile.
Pasta frolla sablée di Luca Montersino
Ingredienti
- 250 g farina di grano tenero 00 debole (W140)
- 150 g burro a temperatura ambiente (circa 13°C)
- 100 g zucchero a velo
- 40 g tuorli
- 1 g sale
- 1 limone non trattato la scorza
- 1/2 bacca di vaniglia i semi
Istruzioni
- Sul piano di lavoro disponete la farina a fontana. Al centro versate lo zucchero a velo e i tuorli.
- Aggiungete il burro a pezzetti a temperatura ambiente, il sale, i semi della bacca di vaniglia e la scorza grattugiata del limone (senza la parte bianca che risulta essere amara).
- Lavorate gli ingredienti disposti al centro con la punta delle dita, fino ad ottenere una specie di crema.
- Aggiungete la farina gradualmente ed incorporatela alla crema, ottenendo un composto sabbiato.
- Quando l’impasto si sarà compattato formate un panetto basso rettangolare, avvolgete in pellicola per alimenti e lasciate riposare in frigorifero almeno 1 ora, meglio se tutta la notte.
- Prendete l’impasto dal frigorifero, lasciate ammorbidire a temperatura ambiente e poi stendete a piacere (circa 3/4 mm di spessore) per ottenere biscotti o la base per una crostata da 24 cm.
5 Comments
Afrodita
Sono felice di esserti utile!!!! Il mio scopo e’ proprio quello di dare dei consigli a chi decide di mettersi ai fornelli sperando di essere di aiuto
ROBERTA
La ricetta sembra buona ma non ci sono indicazioni per la cottura😞 che devo fare
Afrodita
Ciao Roberta,
Non ho indicato le modalità di cottura perché dipendono dalla preparazione che andrai a fare con la frolla. Per dei frollini, per una base da cuocere in bianco, per delle crostatine, per una crostata farcita…tempi e modalità di cottura variano. Che tipo di ricetta devi realizzare?
Carolina Sementa
Vorrei sapere se va bene per realizzare una cream tart. Grazie
Afrodita
Buongiorno Carolina, questa è una frolla molto friabile, quindi la sconsiglio per una cream tart, dove le basi di pasta frolla sono molto sottili. Il rischio è che si possano rompere.
Spero di esserti stata utile 🙂