Durante le vacanze di Natale, ed in attesa di festeggiare il Capodanno, le donne "normali" sono in fermento, alle prese con acconciature, shopping dell'ultimo minuto alla ricerca di abiti scintillanti, manicure perfette con smalti pieni di glitter, scomodissime scarpe con il tacco e lingerie di pizzo. Poi ci sono io, con il pigiama di Brontolo, avvolta nel tepore della cucina: fuori una nebbia fitta e ghiacciata, in casa un intenso profumo di zenzero e cannella.
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Pavlova ai frutti di bosco e…buon Natale a tutti!
A conclusione di un anno speciale, fatto di partenze in salita, cadute, riprese ed emozionanti scalate, un anno durante il quale mi sono rimessa in gioco trovando finalmente la mia strada, ho scelto la Pavlova, così maestosa, elegante, sensuale, e allo stesso tempo fragile ed eterea, per augurare a tutti buon Natale e buon Anno nuovo, in primis a chi mi ha sostenuto e ha creduto in me
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Panforte con mirtilli rossi (senza frutta candita) per Quanti modi di fare e rifare
Per questo ultimo appuntamento del 2014, le cuochine di Quanti modi di fare e rifare si sono ritrovate nella cucina di Donatella, del blog L' ingrediente perduto, per realizzare tutte insieme il Panforte, ossia una torta fatta con miele, frutta secca e frutta candita, proprio come usava fare la sua nonna. Questo dolce vanta delle origini molto antiche, tanto che le prime testimonianze scritte risalgono all'anno mille, quando ancora veniva chiamato Pane Natalizio, Pane aromatico o Pan pepatus. All'epoca era destinato esclusivamente ai ricchi, ai nobili e al clero, poichè veniva preparato, oltre che con le conce di arancia, cedro e melone, con droghe e spezie costosissime per quei tempi.....