Fin dalla notte dei tempi, in diverse parti del mondo, si è andata sviluppando una stretta relazione fra morte e cibo; le motivazioni per cui il cibo ha assunto grande importanza in tale contesto variano da cultura a cultura. Tra Romani, Greci, Etruschi e in tutto il bacino del Mediterraneo, esisteva un linguaggio alimentare specifico, fatto di riti ancestrali. Il banchetto funebre non era solo un rituale religioso, ma in primo luogo una tradizione, volta ad onorare i morti, come se fossero ancora in vita. Il cibo veniva preparato con amore, così che il defunto si sentisse ancora benvoluto e parte integrante della famiglia.
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Torta ladina di Grano Saraceno con confettura di ribes rossi per il Calendario del Cibo Italiano
Per me, che sono un'amante della montagna, in particolar modo delle Dolomiti, e che ho passato le vacanze degli ultimi vent'anni quasi sempre in Trentino, la torta di Grano Saraceno è stato il dolce più ambito durante le soste nei vari rifugi. Non si può non adorare una torta così soffice, con quel suo sapore un pò rustico, conferito dal Grano Saraceno e dalla frutta secca, che viene valorizzato dalla confettura di ribes o di mirtilli. Siccome era da tempo che desideravo prepararla, ho colto l'occasione per dare il mio contributo alla Giornata Nazionale delle Torte di Grano Saraceno , celebrata oggi dal Calendario del Cibo Italiano...
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Lo Scarpazoun (ovvero l’erbazzone reggiano) per Quanti modi di fare e rifare
Fino a due settimane fa, quando l'estate stentava a voler arrivare, non ero per niente preoccupata, anzi. Il caldo non lo sopporto, soprattutto quello umido della Pianura Padana, e quando l'aria inizia a diventare pesante perdo ogni energia, mi spengo completamente. Anche cucinare o fare la spesa diventano delle imprese titaniche, e appena riesco cerco di stare lontana dai fornelli. Ma, per non mancare all'ultimo appuntamento con Quanti modi di fare e rifare prima della pausa estiva, mi sono armata di tanta buona volontà ed ho acceso il forno, trasformando la cucina in una sauna, ed ho preparato la mia versione dello Scarpazoun di Daniela del blog Ristorante dai nonni.
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I ravioli dolci per il tema del mese dell’MTChallenge n. 57
In molte regioni d'Italia con il termine "ravioli" vengono indicati dei prodotti dolci, confezionati con modalità molto simili a quelle della classica pasta ripiena, da tutti conosciuta come primo piatto. Le varianti di questi appetitosi dolcetti sono infinite ma, ciò che le accomuna tutte, è la presenza di una sfoglia più o meno sottile, piegata su se stessa a racchiudere il ripieno, e ritagliata in tanti quadrati o mezzelune. Presenti da Nord a Sud della nostra penisola, dolci o salati che siano, i ravioli hanno delle origini tanto antiche quanto incerte...
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La Torta fritta di Parma per il Calendario del Cibo Italiano
A Modena e Reggio Emilia è Il Gnocco fritto, a Bologna la Crescentina, a Ferrara il Pinzino, in provincia di Piacenza il Chisulén, mentre per noi parmigiani è la Torta fritta, quella con la maiuscola, stampata a lettere cubitali nel nostro DNA e parte imprescindibile della nostra tradizione culinaria più viscerale ed ancestrale. Oggi, nella Giornata Nazionale del Gnocco fritto e culatello, con ambasciatrice Micaela Ferri del blog Le ricette di Michi, non potevo non dare il mio contributo al Calendario del Cibo Italiano con una delle ricette più rappresentative della mia città: l'intramontabile Torta fritta...
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I Biscotti di Novara per il tema del mese dell’MTChallenge n. 56
I Biscotti di Novara sono dei biscottini leggerissimi dal colore dorato, caratterizzati da una struttura finemente aerata e spugnosa, e da una consistenza molto friabile, realizzati solamente con tre ingredienti: zucchero, uova e farina. Nonostante approfondite ricerche, non si è riusciti a stabilire con precisione dove e come abbiano avuto origine. Le prime notizie ci arrivano dai monasteri femminili del XVI secolo, nei quali esistevano dei veri e propri laboratori di pasticceria, per la preparazione di dolci da offrire nei giorni di festa agli alti prelati della città, in cambio di generose offerte...
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Il salame di cioccolato della nonna per il Calendario del Cibo Italiano
Secondo il bellissimo progetto del Calendario del Cibo Italiano oggi ci troviamo a celebrare la Giornata Nazionale del Salame di cioccolato, per rendere omaggio ad uno dei dolci più amati di tutta la nostra penisola. A parlarcene in modo approfondito sarà l'ambasciatrice Valentina De Felice del blog DiVerdeDiViola, nel suo interessantissimo articolo, sul sito ufficiale dell'Associazione Italiana Food Blogger. Sono certa che molti di voi avranno avuto modo di assaggiare, almeno una volta nella vita, questo golosissimo dolce a base di biscotti secchi e cioccolato, al quale viene conferita la caratteristica forma di un salame...
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Torta pasqualina con uova di quaglia, bietoline ed agretti per il Calendario del Cibo Italiano
In molte case italiane non è Pasqua senza il rito della preparazione della famosa torta pasqualina, torta salata tipica della cucina ligure, in particolare del Genovesato, che non poteva certo mancare nella Settimana delle cucina della Pasqua, all'interno del meraviglioso Calendario del Cibo Italiano, patrocinato dall'Associazione Italiana Food Blogger, della quale sono felice di fare parte...
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I Tortél Dóls di Colorno per il Calendario del Cibo Italiano
In Italia non esiste una cucina nazionale, non è presente un piatto nel quale possa riconoscersi tutta la popolazione. Questo perchè l'Italia è un paese caratterizzato dalle diversità, dal punto di vista geografico, climatico, linguistico (basti pensare ai vari dialetti), storico e culturale. Ogni regione, ogni provincia, ogni paese ha delle tradizioni e delle abitudini differenti. Tutto ciò ha dato vita ad una cucina dalle mille sfaccettature, fatta di tanti piatti tipici locali, ognuno con una propria identità e ben radicato nel territorio di origine, tanto che della stessa ricetta, esistono infinite varianti, anche nella breve distanza che si può percorrere spostandosi da un campanile all'altro...
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I Pabassinas con la sapa per il tema del mese dell’MTChallenge n. 54
Chiamati anche papassinas, pabassinos o papassinos, il loro nome deriva dalla parola dialettale pabassa, che in sardo significa uva passa. Si tratta di tipici dolcetti presenti su tutto il territorio della Sardegna, in particolare nella zona centrale, dei quali ogni paese ed ogni famiglia, custodisce la propria ricetta, ma sempre con la costante presenza dell'uva passa. Un tempo la loro preparazione era legata alla stagione autunnale, periodo nel quale, in seguito alla vendemmia, si avevano a disposizione l'uva e il mosto...